20 Marzo 2012

    Abbiamo da poco concluso un progetto di ricerca riguardante la verniciatura a polveri di carpenteria pesante zincata a caldo in collaborazione con la Zincheria Seca Spa ed il Laboratorio di Anticorrosione Industriale dell’Università di Trento. Tale progetto ha indagato tutte le fasi di lavorazione del manufatto tra cui:

· Scelta dell’acciaio di base

· Preparazione alla zincatura

· Zincatura a caldo

· Operazioni pre verniciatura

· Tipo di pretrattamento chimico

· Tipologia di vernice in polvere

· Condizioni operative di verniciatura

Grazie a questo studio è stato possibile approfondire alcune tematiche che si sono rivelate critiche soprattutto negli ultimi anni, a causa della sempre più dubbia qualità delle materie prime disponibili in commercio; prima tra tutte la composizione chimica dell’acciaio destinato alla zincatura.

    Esistono infatti degli intervalli composizionali che determinano se un acciaio sia o meno zincabile. Quando viene zincato un acciaio con composizione al di fuori delle percentuali previste dalle norme tecniche, vi è una crescite abnorme dello strato di zincatura che porta a rivestimenti spessi, fragili e superficialmente irregolari; soprattutto nel caso di carpenterie pesanti in cui i tempi di permanenza nel bagno di zinco sono dettati dalla massa del manufatto.

 

 

 

 

Delaminazione di fasi di Zn dovute a fragilità nel rivestimento

 

Per di più, quando zincature così ottenute vengono sottoposte a verniciatura a polveri, spesso avviene che durante il riscaldamento nel forno di polimerizzazione vengano rilasciati dei gas che causano la formazione di fori o bolle nello strato verniciante (outgassing)

            

                     Le immagini mostrano difetti da outgassing

    Tale fenomeno non è ancora stato del tutto compreso a livello internazionale e nel tempo sono state proposte alcune soluzioni al problema, tra le quali: preriscaldo dei pezzi prima della verniciatura o l’utilizzo di speciali vernici in grado di minimizzare l’effetto del passaggio di gas attraverso il rivestimento in polvere in formazione.

Purtroppo questi provvedimenti non possono essere considerati una garanzia di buon esito della verniciatura, perché ogni variazione di geometria e natura del manufatto, nonché le condizioni di lavorazione ed il tipo di vernice possono portare a variazioni nel manifestarsi di tale difetto.

    Alla fine del progetto sono state individuate le possibili azioni correttive che prima e durante la verniciatura possono portare alla minimizzazione di tali difettosità; dato che però i fenomeni di outgassing non vengono generati in fase di verniciatura, sarebbe ad ogni modo auspicabile prevedere campionature idonee a verificare il comportamento dei manufatti da sottoporre a processo Duplex.



17 Maggio 2007

Da ormai dieci anni Pintarelli Verniciature collabora costantemente con il Laboratorio di Anticorrosione Industriale del Dipartimento di Ingegneria dei materiali di Trento con l’obiettivo di sviluppare soluzioni di processo e di trattamento dei materiali in funzione di specifiche necessità tecnologiche. Il contatto con ambienti universitari di elevata competenza nell’ambito della tecnologia dei materiali è inoltre garanzia di aggiornamento e del continuo miglioramento dell’azienda.
Abbiamo voluto approfondire le caratteristiche di questa collaborazione incontrando il professor Pierluigi Bonora dell’Università di Trento insieme a Tiziana Pintarelli, titolare dell’azienda.

Intervista al prof. Pierluigi Bonora – 1 (2Mb,2’33") >   [audio:https://www.pintarelli.it/audio/PBonora.mp3]

Intervista al prof. Pierluigi Bonora – 2 (1.5Mb,1’52") >   [audio:https://www.pintarelli.it/audio/PBonora2.mp3]

Intervista a Tiziana Pintarelli (1.7Mb,2’10") >   [audio:https://www.pintarelli.it/audio/TPintarelli.mp3]

Interviste di Andrea Bianchi – Etymo srl.